Martina Quirini è la massaggiatrice della prima squadra dell’S.S. Arezzo, dove ha iniziato sette anni fa con il settore giovanile. Classe ’98, ex nuotatrice agonistica nel mezzofondo, con un diploma in massofisioterapia e vari corsi di specializzazione, al momento sta frequentando il corso online di laurea in Scienze motorie e sportive. Al calcio maschile ci è arrivata per caso, facendo il tirocinio in uno studio che aveva sede proprio dentro il Città di Arezzo, lo stadio della squadra amaranto, poi la chiamata della società. Unica donna in uno staff di soli uomini, tra pregiudizi e parità di genere, conquistata con determinazione, professionalità e competenza.
Come si declina la settimana della fisioterapista di una squadra di calcio maschile?
«Il giorno dopo la partita è libero, poi si riprende con quei giocatori che hanno avuto qualche problema durante la gara o risentimenti muscolari. C’è la fase del mantenimento e quella dell’intervento, prima e dopo l’allenamento, per gestire al meglio la condizione fisica e arrivare pronti al match successivo».
Come e su cosa si interviene prima, durante e dopo la partita?
«Generalmente con un massaggio superficiale e veloce per riscaldare i muscoli, oppure con fasciature agili e tape su mani e spalle, intervenendo sulla mobilità articolare e permettere così ai calciatori di andare in campo caldi e pronti per giocare».
Quali sono gli infortuni più comuni oggi nel calcio?
«Le lesioni muscolari come quella retto femorale o del flessore del bicipite…