Un cantante-tifoso e un giovane nordirlandese con tante idee e altrettante ambizioni. E – puff – ecco un club dato per perso ritornare, se non a brillare, almeno laddove ci si fa ammirare. Come nei musei si fanno ammirare i dipinti di John Constable, uno che il Suffolk l’ha messo su tela con tutte le sue sfumature. Proprio le sfumature che sono mancate all’Ipswich Town, che si è riaffacciato alla Premier League in questo 2024-25, grazie appunto a un artista della musica, Ed Sheeran, prima sponsor (con i suoi album: +-=÷×) e oggi socio del club, e di un allenatore azzeccato, Kieran McKenna, finalmente. Ecco: qui c’è poco calcio, ma molto Ipswich Town.
Del resto, a proposito di allenatori giusti, ma nel momento sbagliato, l’8 agosto del 2009, Paul Lambert iniziava la sua seconda stagione alla guida del Colchester United, profonda League One: in calendario, alla prima giornata, un derby minore in casa del Norwich City appena retrocesso dalla Championship, precipitato in terza divisione dopo 50 anni e allenato da Bryan Gunn, scozzese come lui. Pronostico scontato. Finisce con una goleada, ma nulla è come sembra: a vincere è il Colchester United che umilia Carrow Road con un mostruoso 1-7 esterno. Dieci giorni più tardi, Paul Lambert diventa l’allenatore del Norwich City e i Canaries a fine stagione vincono il campionato ottenendo il ritorno in Championship. Dodici mesi dopo, nuova promozione e riecco la Premier League dopo sette anni. Merito suo se dopo quell’1-7, di cui peraltro fu colpevole, il Norwich non si perse in una categoria dalla quale, una volta risucchiati, riemergere non è scontato. Ecco: Ipswich si trova a metà strada tra Colchester e N…