Ai tempi della Milano da bere, è stata probabilmente la partita più incredibile della storia dell’Olimpia Milano. Il ritorno dei quarti di finale della Coppa dei Campioni 1986-1987 tra le Scarpette Rosse e l’Aris Salonicco rappresenta una delle rimonte che hanno costruito la leggenda del club lombardo. Ecco come è nata.
Un inizio di stagione complicato Nell’estate 1986 l’Olimpia Milano del team manager Tony Cappellari e dell’allenatore Dan Peterson è la squadra campione d’Italia, ma ha mancato l’appuntamento con il successo europeo, avendo terminato il girone di semifinale al terzo posto e non giocando la finale. Per tornare a vincere la Coppa dei Campioni la dirigenza va a pescare negli Stati Uniti. E ingaggia Ken Barlow, ex giocatore dell’Università di Notre Dame ma soprattutto Bob McAdoo, 35 anni, ex stella dei Los Angeles Lakers. Gli inizi di Bob, che viene accolto da un Forum in ebollizione, non sono esattamente tra i migliori. Partite opache, condizione da rivedere e qualche malumore da parte dei compagni, come Roberto Premier che accusa Dan Peterson di chiudere un occhio sulle prestazioni difensive dell’americano.