Una manciata di giorni fa, un comunicato stampa di Dazn, scritto nella lingua del marketing e ripreso pari pari da tutte (o quasi) le testate interessate, segnalava il lancio di «un nuovo palco per il calcio femminile, una nuova ‘call to action’ globale a supporto delle atlete e al movimento sportivo femminile con un unico obiettivo: garantire sempre più visibilità alle competizioni attraverso il coinvolgimento di un pubblico di appassionate e appassionati ancora più ampio, per assicurare al calcio femminile un futuro sostenibile». Di fatto, il broadcaster ha comunicato l’aumento degli eventi «fruibili in app in modalità gratuita», allargando l’offerta a una «selezione di partite della Serie A, della Liga F, della Women’s Super League, della Women’s Premier League e tutte le partite della Uefa Women’s Champions League». Ok, d’accordo.