La più giovane debuttante straniera della storia del Barcellona, un primato che prima del 27 novembre 2023, data del suo esordio contro l’Athletic Bilbao, apparteneva a un certo Lionel Messi. Giulia Dragoni, classe 2006, è considerata il più grande talento del calcio femminile italiano, già convocata in Nazionale con cui ha esordito in un Mondiale a 16 anni e 259 giorni, togliendo la palma di più giovane esordiente azzurra a Rita Guarino, l’allenatrice che l’ha fatto debuttare in Serie A.
Un percorso, quello di Giulia, che è cominciato a Sesto San Giovanni, tra le file della Pro Sesto. Ad allenarla Luca Rossi, attualmente tecnico dell’Under 10 del club biancoceleste, la cui prima squadra milita nel girone A della Serie C. «La prima volta che la vidi – ricorda l’allenatore – ero andato a parlare con l’allora responsabile dell’attività giovanile. C’era in campo questa bambina con la fascetta rosa in testa, le scarpe azzurre e verdi e dei parastinchi giganteschi». Sul campo mister Rossi si accorge praticamente subito delle doti di Giulia, che gioca con i maschi, un’eventualità permessa dal regolamento e dovuta anche al fatto che la Pro Sesto nel 2016 non avesse formazioni femminili. «Si è presentata facendo 3000 palleggi – spiega Rossi – e in uno dei tornei che abbiamo giocato a Domodossola, organizzato dalla Juventus Domo, dovevamo giocare tre partite e in finale l’abbiamo inserita quando stavamo 2-2. Ha segnato tre reti in tre minuti».
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