di Nicola Sbetti
237 medaglie in palio, 25 discipline coinvolte, 15 giorni di competizioni (dal 15 al 29 settembre 2024) in due città: Mosca ed Ekaterinburg. Sono queste le mirabolanti promesse che si leggono sul sito internet dei World Friendship Games che promettono di essere «un nuovo capitolo nella storia dello sport». Manca però qualsiasi riferimento ai partecipanti. Sarà un evento esclusivamente russo o vedrà una partecipazione internazionale? È certamente presto per poter rispondere. Al di là di un vago riferimento all’ente organizzatore (il non meglio precisato International Friendship Movement), le uniche informazioni sono infatti piuttosto vaghe e sibillinanamente polemiche: «Il solo criterio di partecipazione saranno le performance degli atleti». In ogni caso il CIO ha fatto prontamente sapere a tutti i comitati olimpici nazionali che una loro eventuale partecipazione sarebbe un’aperta violazione ai regolamenti e alle raccomandazioni del movimento olimpico e verrebbe sanzionata.
Quello che sembra quindi emergere è che il governo e i vertici sportivi russi, in attesa di una decisione definitiva da parte del CIO sulla partecipazione dei loro atleti ai Giochi di Parigi 2024, si stanno cautelando con l’organizzazione di un evento che, al netto della sua eventuale riuscita, ha dei chiari obiettivi politici.
Il primo è quello interno di rassicurare tanto i propri atleti quanto gli appassionati che, malgrado le sanzioni internazionali in essere, il Cremlino è vicino alle esigenze dello sport russo. Il secondo obiettivo è quello di provare ad uscire dall’isolamento sportivo internazionale. I World Friendship Games cercano infatti di risultare attrattivi soprattutto a quelle nazioni politicamente vicine al governo di Putin o quantomeno non schierate a sostegno della resistenza ucraina. Anche per questo, a partire dal riferimento all’amicizia nel nome dell’evento, appare evidente il tentativo di legare il più possibile ai cosiddetti valori dello sport in m…