Tackle

Ricorrendone i presupposti

Il testo su cui si basa la tanto attesa e celebrata riforma del lavoro sportivo scatena una sorprendete varietà di stati d’animo: purtroppo in un crescendo negativo!

di Antonella Bellutti

Ricorrendone i presupposti” dal primo luglio 2023 sono entrate in vigore le disposizioni in tema di lavoro sportivo contenute nel decreto legislativo 36/2021 (uno dei cinque decreti della Riforma dello Sport introdotta con la Legge Delega 86/2019). Il testo su cui si basa la tanto attesa e celebrata riforma del lavoro sportivo scatena una sorprendente varietà di stati d’animo: purtroppo in un crescendo negativo!

Gioia per la definizione del “lavoratore sportivo”.

Soddisfazione per l’elencazione delle tipologie di contratti stipulabili.

Stupore nel constatare che il legislatore rinuncia alla sua funzione di indicare al destinatario della norma quando una certa tipologia di contratto va applicata.

Smarrimento nel prendere atto della presenza di tre paroline magiche: “ricorrendone i presupposti”, che mettono in discussione tutto quanto sancito prima e dopo di esse.

Lo smarrimento lascia però velocemente il posto alla delusione: se non è il legislatore a stabilire quando i presupposti ricorrono, chi lo fa?

Ufficialmente nessuno, perché si lascia alla libera negoziazione tra le parti la valutazione del miglior contratto da scegliere… e se sceglierlo: incredulità!

Dopo 42 anni di attesa la legge 91 del 1981 che aveva delegato alle federazioni, ovvero ai datori di lavoro, la decisione se aprire o meno al professionismo, viene sostituita da un suo clone peggiorativo. L…