L’edizione 2023 è la nona di sempre. Il primo Mondiale di calcio femminile risale al 1991, quando era ancora uno sport da carbonare e non c’era tutto l’hype degli ultimi anni. Vinsero gli Stati Uniti, la nazionale che vanta più vittorie, quattro, e che ha dominato le ultime due edizioni, ripresentandosi tra le favorite. La Germania vanta due titoli iridati e uno a testa Giappone e Norvegia; tutte e quattro sono presenti ai nastri di partenza della FIFA Women’s World Cup 2023. Nella prima Coppa del Mondo a 32 squadre (nel 2019 erano 24), le esordienti sono otto – Filippine, Haiti, Irlanda, Marocco, Panama, Portogallo, Vietnam e Zambia – e nessuna di queste ha una chance per arrivare sino in fondo.
La favorita per eccellenza è la squadra statunitense, non solo perché è campione in carica ma anche per i risultati ottenuti negli ultimi tempi: 21 vittorie su 24 partite e nelle sette giocate quest’anno non ha subito gol contro Brasile, Canada e Giappone. In rosa c’è un mix di forze fresche – Sophia Smith (Portland Thorns FC), Trinity Rodman (Washington Spirit) e Alyssa Thompson (Angel City FC) – ed esperienza: Alex Morgan (San Diego Wave FC), 34 anni, Kelly O’Hara (NJ/NY Gotham FC), Alyssa Naeher (Chicago Red Stars) e Megan Rapinoe (OL Reign). Gli Stati Uniti sono anche la squadra che più si è battuta contro il gender gap ottenendo risultati storici e non è né superfluo né banale, perché visto da dove è partito il calcio femminile, le conquiste sul campo e fuori sono state altrettanto importanti per tutto il movimento. Esordio all’Eden Park di Auckland il …