Un quotidiano pervaso e determinato dalla diffusione delle nuove tecnologie non è futuro, ma è ciò che stiamo sperimentando giorno dopo giorno anche oggi, attraverso l’esposizione a qualcosa che anche solo vent’anni fa avremmo considerato futuristico, prim’ancora che futuribile. In termini di prestazioni, salute e intrattenimento, negli ultimi due decenni è interessante rilevare l’aumento esponenziale del tasso di innovazione al quale siamo stati esposti e come le innovazioni tecnologiche nate dallo sport e ad esso applicate abbiano avuto un ruolo migliorando non solo i risultati e il lavoro degli atleti, ma la vita di tutti, in un circolo virtuoso: si può immaginare che, anche a maggiore velocità, il processo proseguirà.
La tecnologia inevitabilmente modifica lo sport. Lo ha già fatto, per esempio, nell’allenamento degli atleti d’élite, ma anche dei dilettanti. Ancora all’inizio del nuovo secolo erano una manciata i preparatori atletici che basavano il proprio lavoro sui dati rilevati dalle prime forme di ciò di cui, adesso, nessuno può fare a meno: allora erano i primi cardiofrequenzimetri applicati agli atleti durante le sedute di allenamento, in certi casi i primi GPS. Poi, se pensiamo agli sport di squadra, sono arrivate la computer vision per monitorare le partite, le telecamere per motion capture del sistema Vicon, il GPS utilizzato costantemente in allenamento e altre tecnologie capaci di generare una serie di dati tecnici e fisici la cui elaborazione – assieme alle indicazioni degli staff medici, figlie di dati clinici – fornisce risultati sui quali si personalizzano gli allenamenti degli atleti. Esiste insomma già nello sport tutto un mondo governato dai dati e dalla loro analisi, un mondo che ha prodott…