Il calciatore più forte di tutti i tempi non esiste, con buona pace degli assolutisti e di coloro che, soprattutto sui social, vogliono sempre mettere la parola definitiva – dicasi pietra tombale – su ogni cosa, dimostrando spesso di non sapere guardare con oggettività la propria vita: quanti Roberto Baggio e quanti Moreno Torricelli incontrate ogni giorno sul lavoro, in famiglia, per la strada?
Appunto.
E voi stessi chi siete, chi vi rappresenta meglio?
Rispondo io: a me Moreno Torricelli, uno che ha raggiunto risultati importanti con il sacrificio e l’impegno quotidiani.
Ma torniamo al focus.
Confrontare calciatori che hanno calcato i campi in epoche diverse significa dimenticare che diversi erano e sono i materiali – dai palloni alle scarpette –, gli allenamenti – con tutta la tecnologia che abbiamo oggi –, le regole arbitrali – immaginate Maradona con le regole di oggi –, l’alimentazione, la medicina dello sport, l’esposizione mediatica, il numero di partite giocate, la possibilità di spostarsi da una squadra a un’altra, da un continente all’altro, le regole che riguardano contratti e cartellini – Pelé fu dichiarato patrimonio nazionale per impedirgli di andare a giocare all’estero –, ecc.
Eppure, dai media ai tifosi, ogni tanto fa capolino l’idea di voler mettere in fila squadre e camp…