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Sport e diritti civili: la distanza tra NBA ed Europa

Il mondo corre, si evolve: peccato constatare che non tutti si adeguino alla stessa velocità

di Roberto Gennari

Quanto può essere ampio un oceano? In termini pratici, ci informa la sempre nota enciclopedia online che tutti consultiamo, l’Oceano Atlantico ad esempio ha una larghezza variabile tra i 2.848 e i 4.830 chilometri. Ma la distanza reale, tra Europa e Stati Uniti, diventa siderale se rapportata ai comportamenti da tenere in materia di diritti civili e sport. Pensiamo ad esempio alle sentenze della Corte Suprema che ribaltavano la famosissima «Roe vs. Wade»: NBA e WNBA hanno preso immediatamente posizione rilasciando un comunicato congiunto, che diceva, testualmente, «La NBA e la WNBA credono che le donne debbano essere in grado di prendere le proprie decisioni per ciò che riguarda la loro salute e il loro futuro, e crediamo che la libertà debba essere protetta. Continueremo a sostenere l’uguaglianza di genere e sanitaria, inclusa la garanzia che le nostre dipendenti abbiano accesso all’assistenza sanitaria riproduttiva, indipendentemente da dove si trovino».

Oppure, andando indietro nel tempo, tornano in mente due episodi emblematici.

Il primo: il 25 aprile 2014, il canale televisivo TMZ rende pubblica una conversazione privata tra Donald Sterling, all’epoca proprietario dei Los Angeles Clippers, e una sua amica, rea di aver postato sui social una foto insieme all’ex cestista ‘Magic’ Johnson. Nella conversazione, Sterling pronunciò alcune frasi di carattere razzista, non fraintendibili. Risultato? La NBA ha squalificato a vita Sterling, multandolo per 2.5 milioni e mezzo di dollari e di fatto forzandolo a vendere la squadra. Inoltre, il commissioner della Lega, Adam Silver, ha mandato una lettera di scuse per il comportamento di Sterling a tutti gli utenti registrati sulle piattaforme NBA.

Il secondo: nel 2020, mentre negli Stati Uniti imperversavano le proteste della comunità afroamericana per le violenze ingiustificate di membri della polizia nei confronti di persone di colore, alcuni giocatori di primissimo livello, tra cui Giannis Antetokounmpo e S…