Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso di modificare la norma transitoria dell’articolo 16 bis del N.O.I.F., prorogando la scadenza per il divieto delle multiproprietà all’inizio della stagione 2028-2029; quattro anni in più rispetto alla prima deadline, fissata inizialmente per la stagione 2024-2025. Norma, infatti, che era già stata modificata lo scorso 30 settembre, come potete leggere in questo documento. Non conosciamo le motivazioni che hanno portato a questa decisione e chissà se mai qualcuno le chiederà al presidente Gabriele Gravina, però possiamo banalmente constatare che le multiproprietà per la FIGC non sono un problema.
In Italia, al momento, abbiamo due casi che riguardano Aurelio De Laurentiis, proprietario di Napoli (serie A) e Bari (serie B), e Maurizio Setti, proprietario di Verona (serie A) e Mantova (serie D). Evitiamo, a questo proposito, di riportare le dichiarazioni di De Laurentiis, anche perché alimenterebbero solamente quelle diatribe trite e ritrite tra tifosi (?) a chi ha la dirigenza più specchiata.
Perciò restiamo sull’argomento: multiproprietà, lo stesso della nostra prima monografia, quella che ha dato il via all’avventura di The SpoRt Light.