Sta arrivando il picco del caldo (dicono), come se fino a ora avesse fatto freddo, e nemmeno noi stiamo troppo bene. È estate e agogniamo, come molti, un angolo dove spiaggiarsi con tutte le nostre zavorre, passate, presenti e future. Per ricaricare le pile e ripartire più Stielike di prima. Così ci è venuta in mente questa monografia, dedicata agli sport da spiaggia. Me li ricordo bene gli articoli di questo genere, nei quali si strizza l’occhio all’ufficio pubblicità, per pubblicare, soprattutto, materiali e attrezzatura da acquistare per essere più fighi e alla moda, con tanto di foto e prezzo a latere. Però a The SpoRt Light non c’è un ufficio pubblicità e non c’è nemmeno la pubblicità, perché siete voi che ci sostenete con gli abbonamenti e di questo vi siamo e saremo eternamente grati: difficile trasmettervi la sensazione di fantastica libertà giornalistica. E allora abbiamo provato a raccontarvi gli sport da spiaggia con la nostra solita prospettiva, tra storia e analisi. Vediamo se ci siamo riusciti.
Tutti almeno una volta li abbiamo praticati: dai racchettoni al beach volley, dal beach soccer al frisbee, con dinamiche sempre diverse. Perché praticare sport sulla sabbia è un’attività legata alla ricreazione e al divertimento, prima che all’agonismo, alla vacanza e anche all’edonismo, perché spesso si praticano per passare del tempo, per divertirsi con gli amici o con la compagnia del momento, anche per tenersi in forma, ma si praticano anche, a volte (soprattutto?), per farsi notare, per pavoneggiarsi.
Nel tempo alcuni di questi sono diventati veri e propri sport, anche se nessuno è riuscito a raggiungere le vette del beach volley, capace di conquistare il palcoscenico dei Giochi Olimpici. Basti pensare al beach…