Monografia

Due ruote per crescere economicamente

La bicicletta spinge forte diversi settori economici, da quello dei produttori, indotto compreso, a quello del cicloturismo con cifre che, in Italia, potrebbero essere molto superiori se solo si investisse nelle infrastrutture

L’idea di pedalare è stata, erroneamente, accostata alla decrescita felice, o infelice a seconda dei punti di vista. All’idea bucolica della natura, quindi lontano dalle strade, dal traffico e di conseguenza dall’economia. Un errore concettuale, culturale e probabilmente in malafede, perché leggendo i numeri che riguardano tutto ciò che gira, è proprio il caso di dirlo, intorno alle due ruote la realtà è decisamente diversa. Lo scorso ottobre, infatti, Banca Ifis ha dedicato il suo Market Watch PMI all’Ecosistema della Bicicletta, analizzandone il mercato italiano. Partendo da un primo dato: nel nostro Paese ci sono 10,7 milioni di appassionati, il 21 per cento della popolazione, di cui 4 milioni di praticanti amatoriali di ciclismo sportivo e cicloturisti, particolarmente interessanti sotto l’aspetto economico. Per completare il quadro: nel 2021 la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, ha registrato 101.941 tesserati e 3.147 società affiliate.

Nel 2020, in Italia, sono state vendute 2 milioni di bici, tra prodotti Made in Italy e d’importazione, il risultato migliore degli ultimi ventidue anni. Di queste 1,73 milioni biciclette tradizionali e il resto eBike, che hanno fatto registrare un +44%, fenomeno in continua crescita in tutta Europa; piccola nota a margine, secondo noi questi dati andranno rivisti negli anni ‘post’ pandemia.

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