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Berlino ’36, un regime in campo

Le Olimpiadi di Berlino sono state un esempio di come un regime possa utilizzare un evento sportivo per i suoi scopi. Ecco come

Le Olimpiadi più politiche della Storia. Quando si parla dei Giochi di Berlino ’36 raramente si parla di quello che è successo in pista, in pedana e sui campi di gara, ma ci si concentra soprattutto sul ruolo politico dello sport e di come un evento possa essere utilizzato come strumento di propaganda.

Un’eredità di Weimar Dopo le elezioni del 30 gennaio 1933 il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi diventa la forza di maggioranza relativa in Germania. Adolf Hitler viene nominato cancelliere dal presidente Paul von Hindenburg. Oltre a una situazione economica molto precaria e a un clima politico estremamente teso il nuovo governo eredita dal precedente la scelta che il CIO ha compiuto il 13 maggio 1931, cioè quella di assegnare i Giochi olimpici del 1936 a Berlino. Non è la prima volta che la città dell’Orso si candida ad ospitare i Giochi. Nel 1916 la manifestazione a cinque cerchi era stata assegnata alla capitale tedesca ma la Grande Guerra aveva fatto saltare l’evento. Successivamente, nel 1929, quando la Germania era stata raccolta all’interno del CIO, Theodor Lewald, presidente del Comitato Olimpico Tedesco, aveva proposto una candidatura al sindaco di Berlino, il liberale Gustav Böss. Nel 1930 il progetto era stato poi presentato ufficialmente e infine era stat…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).