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Cattedrali dello sport

In principio erano chiese e luoghi d'arte. Poi sono diventate palestre e piscine, tra colonnati e nicchie di altari. E forse non c'è nemmeno da stupirsene...

La retorica del giornalismo sportivo ne ha fatto un modo di dire, un po’ per innato senso dell’iperbole, un po’ perché qualcuno ci ha creduto davvero: quanti stadi, arene o centri sportivi sono stati definiti cattedrale o tempio dello sport? Basta fare un controllo su Google dove, fra l’altro, viene riproposto anche il progetto dello studio Populous (poi accantonato) sul nuovo stadio San Siro, ribattezzato, appunto, Cattedrale. Ora, in cattedrali vere e proprie no, di templi nemmeno, ma lo sport si è anche giocato nelle chiese, o comunque in luoghi che fanno parte del patrimonio artistico, non certo dell’impiantistica sportiva.

Alcuni esempi, in Italia, sono particolarmente rilevanti, e spesso hanno avuto a che fare con la pallacanestro. Giusto per capirci: pensereste mai di andare a vedere una partita di basket qui dentro?

Foto: Sailko – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41835957

Ecco, la risposta è no, a meno che non siate bolognesi o abbiate riconosciuto la chiesa barocca di Santa Lucia, in realtà una ex chiesa cattolica, essendo stata sconsacrata già dal 1874 e passata in proprietà al Comune, oggi aula magna dell’Università di Bologna, negli anni deposito, caserma, sede scolastica, ma, appunto, anche palestra. Alla Santa Lucia, ex luogo di culto, tra le nicchie degli altari, sopra la cripta, per qualche decina di anni si è fat…

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.