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Baller League, il nuovo calcio per la Gen Z

Secondo alcuni osservatori questo torneo, così come la Kings League, sta al calcio come il cibo spazzatura sta all’alimentazione. Fenomenologia di una mutazione

Foto di copertina, image credit: Baller League/X

Il 2025 sarà l’anno della Baller League, che detta così sembra la Lega delle balle, dal vocabolario Treccani: fandonia, frottola. In realtà si tratta di un nuovo torneo dove influencer, ex campioni e protagonisti della storica trasmissione “Match of the Day” si mescoleranno per dare vita a un torneo per certi aspetti simile alla Kings Leagueche abbiamo già raccontato su The SpoRt Light. Nato in Germania, sotto l’impulso di Lukas Podolski e Mats Hummels sta spopolando negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove si giocherà la prima edizione dal 3 marzo al 19 maggio. Dodici squadre con partite da 30 minuti, 15 per tempo, e negli ultimi tre di ogni partita si giocherà tre contro tre, i gol da lontano varranno doppio, ai portieri non sarà permesso di toccarla con le mani e i rigori saranno battuti come i vecchi shootout, derivati dall’hockey e importati un’era fa nel campionato di soccer a stelle e strisce.

Ed è curioso che sia stata rispolverata una pratica così vecchia, visto che la Baller League dovrebbe essere la risposta al disinteresse della Generazione Z (o Gen Z, se preferite) per il calcio attuale, con i suoi 90 e più minuti di partita. Ed è altrettanto curioso che appena cinque anni fa Florentino Perez perorasse la Super League, insieme con BarcellonaJuventus e tante altre squadre finite, chissà perché, nel dimenticatoio, proprio con il pensiero che i giovani, nel mondo, non amassero più il calcio come una volta e che preferissero partite più brevi, se non – come ebbe modo di aggiungere Andrea Agnelli, allora presidente della squadra bianconera – addirittura solo gli highlights delle stesse.

Nel Regno Unito l’influencer 

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Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.