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CONI, aspettando (forse) un nuovo presidente

Nel giugno 2025 si andrà alle urne per eleggere il presidente del CONI. Ad ora però la corsa non è ancora entrata nel vivo

Foto di copertina: FabrizioOfficial77, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Di sicuro c’è solo una data, il 26 giugno, quella delle elezioni. La corsa alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), a quattro mesi dalle urne, è ancora in alto mare. Nessun candidato, nessun programma e neppure la certezza al 100% che il presidente Giovanni Malagò possa prolungare, anche di un solo anno il suo mandato. Ecco qual è la situazione.

Il dubbio Malagò L’inizio ritardato della competizione per la più importante poltrona dello sport italiano è dovuto soprattutto alla posizione del presidente uscente, in carica da 12 anni. Il dirigente, sotto la cui gestione l’Italia ha per due volte raggiunto quota 40 medaglie ai Giochi Olimpici estivi e ha ottenuto l’assegnazione delle Olimpiadi di Milano Cortina, ha pochissima voglia di lasciare il suo posto, un atteggiamento che traspare anche dalla scelta della data delle consultazioni, un irrituale fine giugno. Lo deve fare perché per la presidenza del  CONI, come ente pubblico, esiste un limite tassativo di tre mandati, senza la possibilità di un quarto mandato, come previsto dalla Legge Lotti per le Federazioni (solo se si ottiene il 66% dei voti). Il 65enne dirigente romano non vuole perché considera il suo lavoro non ancora terminato e soprattutto perché all’orizzonte ci sono i Giochi di Milano-Cortina. Queste sue valutazioni Malagò le ha espresso …

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).