Monografia

La scala mobile dello sport mondiale

Dall’Olympia-Index, un nuovo metodo di calcolo che non trova tutti d’accordo, al più classico ranking della FIFA, chi sale e chi scende tra le nazioni

Lo scorso luglio, con il Vol. CX – Parigi 2024, presentando i Giochi Olimpici che si sarebbero svolti nella capitale francese, abbiamo scoperto l’Olympia-Index, l’indice di competitività olimpica, con l’Italia quinta dietro Usa, Cina, Germania e Giappone: «Saremo valutati con le medaglie, ma il nostro lavoro non può essere misurato in questo modo. L’unico numero reale che conta è l’indice di competitività olimpica: l’Italia occupa il quinto posto… Questo è il nostro valore nel mondo, qualunque sia il numero di medaglie vinte a Parigi», ha dichiarato lo scorso maggio Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI.

Ma di cosa parliamo quando parliamo di Olympia-Index?

Ci aiutano le parole di Arturo Ruiz Estrada, professore di un’università malesiana che ha pubblicato un lavoro dal titolo 

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Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.