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Inseguendo il sole, quelli che giocano a luglio

Il campionato italiano inizia tradizionalmente a fine agosto e termina a maggio. In Europa e nel mondo c'è invece chi gioca per tutta l'estate e finisce in autunno

Giugno, luglio e le prime settimane d’agosto. Nei calendari ipercongestionati questi sono i mesi dedicati per i club ai ritiri, alle tournée e alle amichevoli estive, questo almeno sino a quando non vedremo, se lo vedremo, il Mondiale per club. In alcune parti del mondo, però, l’estate è il centro della stagione calcistica, dove si giocano partite che contano: è il calcio che insegue il sole.

Scandinavia, questione di clima Nel Nord Europa storicamente la stagione del pallone inizia in corrispondenza della primavera e si conclude in autunno. La ragione di questa scelta, mai peraltro messa in discussione neanche negli ultimi decenni, è legata alle condizioni atmosferiche. Dalle Far Øer fino alla Svezia le temperature basse, le nevicate e le tormente non consentirebbero di giocare all’aperto in condizioni ottimali. Poco spettacolo, rischi per la salute dei giocatori e affluenza ridotta potrebbero penalizzare movimenti calcistici, che fanno fatica, salvo in alcuni casi, a produrre squadre competitive a livello internazionale. Unica eccezione a questa scansione temporale è rappresentata dalla Danimarca. Il Paese più meridionale tra quelli nordici nella sua storia ha oscillato tra il formato solare e quello stagionale. Tra il 1958 e il 1991 si è giocata tra primavera e autunno per poi passare con la creazione della Danish Superliga nel 1991/1992 a un formato “europeoR…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).