Quella di Parigi sarà, volenti o nolenti, l’Olimpiade meno universale del nuovo millennio: il bando di Russia e Bielorussia a questo porta, in buona sostanza, ed è già un tema particolarmente rilevante. Detto ciò, e ne parleremo, ogni Olimpiade si caratterizza anche per qualche assenza tecnica, dovuta ai motivi più svariati, comunque rilevante, ed è proprio questo il tema odierno: ecco, allora, cosa non ci sarà dato di vedere ai Giochi del 2024.
C’è, davanti a tutto appunto, il grande tema dell’assenza degli atleti russi e bielorussi, almeno di quelli che non hanno chiesto al CIO di essere ammessi come neutrali e che avrebbero dovuto rispettare due requisiti, ovvero non essere affiliati all’esercito o ai servizi segreti e non aver mai mostrato pubblicamente supporto all’invasione dell’Ucraina. Condizioni evidentemente molto particolari per chi in quei Paesi vive, e pertanto saranno appena 31 gli atleti neutrali provenienti da Russia e Bielorussia (tra questi i tennisti Medvedev, Kotov e Safiullin), e non sfileranno nella cerimonia di apertura. Non c’è tra essi nessuno di coloro che vinse le 20 medaglie d’oro a Tokyo sotto le insegne del Roc – il Comitato olimpico russo, perché nel 2021 comunque la Russia, come Russia, non partecipò a causa dei postumi dello scandalo doping – e dunque nessun russo potrà difendere l’alloro olimpico. Ci sarà invece, tra i neutrali, il bielorusso Litvinovich, unico oro bielorusso a Tokyo nel tramp…