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Sparwasser, simbolo suo malgrado

Jürgen Sparwasser ha segnato un gol decisivo nella sfida tra le due Germanie ai Mondiali '74, diventando un simbolo. Suo malgrado

Nella vita di un uomo e di ogni sportivo esistono momenti che rappresentano una svolta. Quell’attimo per Jürgen Sparwasser arriva poco dopo le 21 del 22 giugno 1974. É il minuto 78 della sfida tra Germania Ovest e Germania Est, valida per l’ultima giornata del Gruppo 1 dei Mondiali, quando l’attaccante della DDR addomestica di petto, resiste a Berti Vogts e batte Sepp Maier. È l’1-0 per la Repubblica Democratica Tedesca, risultato che rimarrà invariato fino al triplice fischio dell’uruguaiano Ramón Barreto. Da quel giorno la vita dell’attaccante di Halberstadt non sarà più la stessa.

Una partita normale e nessun premio Per Sparwasser, dal 1973 membro della SED, il partito di governo della Germania Est, il Brüderduell non ha nessuna particolare connotazione politica. Per lui, fresco vincitore della Coppe delle Coppe con il Magdeburgo e per i suoi compagni quella è una partita importante in un Mondiale, contro alcuni dei giocatori più forti d’Europa. Che parlano la loro stessa lingua, ma che hanno, scherzo della Storia, un’altra nazionalità. Neppure lo splendido gol del 1-0 per Sparwasser ha come ha ribadito in varie interviste una connotazione ideologica e non è neppure la rete a cui è più affezionato (menziona spesso il gol nella semifinale di Coppa delle Coppe contro lo Sporting Lisbona). Nonostante “Spari” l’abbia festeggiata con una inusuale, per lui e per gli standard dell’epoca, capriola. Al fischio finale, contrariamente da quanto per esempio ha raccontato Berti Vogts, non c’è stato nessun divieto di scambio (…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).