focus_2Monografia

Boban, un calcio alla verità

Gli scontri tra ultrà croati, serbi e poliziotti durante Dinamo Zagabria-Stella Rossa del 13 maggio 1990, allo stadio Maksimir, non furono la miccia che scatenò la guerra civile jugoslava. Ma alcune ricostruzioni sono servite a fabbricare un racconto patriottico

L’idea che gli scontri tra ultrà e poliziotti durante la partita tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa del 13 maggio 1990, allo stadio Maksimir, con i secondi matematicamente campioni, sia stata la scintilla scatenante la guerra civile jugoslava, è uno di quei, falsi, miti che è stato scritto e riscritto più volte. Anche perché gli stessi protagonisti l’hanno voluta raccontare così per rivendere ai posteri un patriottismo inattaccabile, quando invece era un “calesse”. Lo stesso Zvonimir Boban, con il suo calcio al poliziotto, che doveva essere serbo e invece era bosniaco, ha cambiato versione più volte.

Poi c’è da fare anche un piccolo riepilogo sulle fonti giornalistiche, perché sia chiaro a tutte/i. Ecco alcuni esempi di fonti primarie: interviste dirette con politici, testimoni oculari, scienziati, ecc; documenti ufficiali come leggi, sentenze giudiziarie, documenti governativi; reportage sul campo che implicano l’osservazione diretta degli eventi; risultati di sondaggi condotti dall’organizzazione giornalistica o da enti affidabili; fotografie e video che catturano un evento mentre accade. Eccone, invece, alcuni di fonti secondarie: libri che analizzano eventi storici o attuali; articoli di critica che interpretano opere culturali come film, libri, musica; studi accademici che esaminano dati o eventi da una prospettiva scientifica; articoli di giornali che commentano o riassumono notizie pubblicate in precedenza. A questo punto non c’è da spiegare altro, perché è evidente che chiunque, noi compresi, racconti questa vicenda lo fa per lo più attraverso fonti indirette, delle quali ci fidiamo, come si fidavano q…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.