Un lungo preambolo. E quattro parole. «The time is three…». Poi un boato. Sono da poco passate le 18 del 6 maggio 1954 e Roger Bannister, 25 anni, è appena entrato nella storia. Lo studente di medicina è diventato il primo uomo al mondo a correre un miglio in meno di quattro minuti. Un limite fino a quel ventoso sabato di primavera che sembrava impossibile da superare e che è stato superato grazie alla caparbietà di un atleta e del suo allenatore.
Una cocente delusione Bannister, classe 1929, fino a 17 anni non aveva mai messo un paio di scarpe chiodate. Aveva iniziato ispirato da Sydney Wooderson, mezzofondista britannico che Roger accompagnato dal padre aveva visto correre al White City Stadium, il luogo che ospitò le gare dei Giochi del 1908. Nel ’48 Bannister era stato selezionato per i Giochi, ma aveva rifiutato. La ragione? Non si sentiva all’altezza. A quelle Olimpiadi il 19enne ci sarà comunque, come assistente della delegazione britannica. Nei successivi quattro anni Bannister diventa uno dei più forti mezzofondisti del mondo, conquistando un bronzo negli 800 agli Europei di Bruxelles del 1950. Lo fa mentre studia e svolge il suo tirocinio al St Mary’s Hospital. L’obbiettivo di Roger sono i 1500 delle Olimpiadi di Helsinki. Per prepararli al meglio nel 1952 inizia a correre solo a primavera inoltrata. In Finlandia però va tutto storto. Bannister si è preparato per una gara unica, invece veng…