La Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sul ricorso di A22 Sports Managementcontro il monopolio calcistico di FIFA e UEFA: «The FIFA and UEFA rules on prior approval of interclub football competitions, such as the Super League, are contrary to EU law. They are contrary to competition law and the freedom to provide services», contrari alla libera concorrenza, lì dove si sono giocate le carte più importanti di questa contesa giuridica. Sul tema della governance e sulla sentenza ha scritto egregiamente Lorenzo Longhi in apertura di questa monografia, qui invece vogliamo mettere in fila tutte le nuove competizioni internazionali che, insieme con la Super League maschile e femminile – vera novità –, dai prossimi anni porteranno il calcio nel futuro, un futuro che come appassionati può anche non affascinarci ma che come giornalisti abbiamo il dovere di analizzare senza bias cognitivi; a questo proposito rileggete la nostra monografia Super League Ring e vi accorgerete che è invecchiata benissimo.
In quest’ottica, l’anno zero del calcio mondiale potrebbe essere il 2025, quando si giocherà il primo Mondiale per club FIFA a 32 squadre, ci sarà la finale della prima Champions con il nuovo formato e a settembre inizierà quella femminile con un format diverso e, probabilmente, anche una seconda competizione, visto che i maschi ne hanno 3.
Vi basta?
Il meccanismo è abbastanza semplice e consolidato: più partite, grazie alle nuove formule, più spettacolo e quindi più soldi per tutti. Perché, per quanto la Super League sia stata inizialmente un progetto costruito male e presentato peggio (!) era una risposta a una domanda che, evidentemente, è rimasta sul piatto. E la domanda è: come portare il calcio industria, il calcio come intrattenimento, nel futuro?