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Ritratto di famiglia

Milano-Cortina 2026 non ha ancora la famigerata pista per il bob. Una situazione che è lo specchio della sciatteria culturale, politica e sociale del Paese

“Milano-Cortina 2026 considers Cesena for sliding sports but IOC insists on existing and functioning foreign venue”: qualche giorno fa, questo era il titolo di una newsletter giornalistica internazionale, anche piuttosto importante, che era giunto alla mia casella di posta elettronica (e a diverse centinaia di altre). Un refuso come tanti che possono capitare, peraltro immediatamente corretto nella versione online, eppure per qualche secondo l’immagine di una pista di bob lungo il Savio ghiacciato, dall’Appennino all’Adriatico, mi ha fatto sorridere. Ecco: il problema è che un refuso del genere, per quanto ridicolo (al posto di Cesena era Cesana, ovviamente), è meno grottesco di tutta la vicenda relativa alla famigerata e fatidica pista di bob, slittino e skeleton per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Pista che oggi, a due anni e spiccioli dall’evento, ancora non si sa dove sarà.

Da quando dedicammo una monografia alle Olimpiadi (“Giochi costosi”, marzo 2022) e un pezzo proprio alle beghe strutturali di Milano-Cortina (“Giochi a lievitazione naturale. Dei costi”) sono passati 19 mesi, oltre un anno e mezzo e, se possibile, la situazione è più intricata di prima. Non stiamo qui a fare un riassunto delle puntate precedenti, basti pensare che a oggi ancora non si sa dove la pista sarà, addirittura se in Italia o altrove. Giusto per completezza, di seguito vale la pena segnalare due frasi interlocutorie dette, negli ultimi giorni, dal ministro per lo Sport Andrea Abodi, al festival di Atreju, e dal presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana.

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.