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Niente da aggiungere

Mentre un condannato per gravissimi reati nei confronti di una ragazza (sua moglie), e in attesa di un altro processo per ulteriori violenze nei confronti della stessa (e non solo), veniva accolto da grandi applausi per essere tornato a giocare a basket, a migliaia di chilometri di distanza, nel nostro Paese, si consumava ancora una volta ciò che purtroppo tutti sappiamo...

La violenza di genere è il tema. Il tema che nessuno di noi può sminuire, sottacere o evitare. Un tema che travalica ogni condizione professionale e ogni status sociale. Un tema forte e delicato al tempo stesso, sul quale, in merito allo sport e a una certa ‘cultura’ ci siamo già espressi in passato, a volte in prima persona, a volte usando parole di altri e di altre, che condividevamo completamente. Ed è così anche questa volta. La Giornata Tipo, sito e pagina Facebook – i quali vi consigliamo vivamente di seguire –, che si occupa egregiamente di pallacanestro, fondati da Raffaele Ferraro, ha pubblicato un post che riguarda la stella degli Charlotte Hornets, Miles Bridges, e le sue ripetute violenze contro la moglie, post che riportiamo integralmente sotto e del quale ci ha molto colpito questo passaggio: «Mentre un condannato per gravissimi reati nei confronti di una ragazza (sua moglie), e in attesa di un altro processo per ulteriori violenze nei confronti della stessa (e non solo), veniva accolto da grandi applausi per essere tornato a giocare a basket, a migliaia di chilometri di distanza, nel nostro Paese, si consumava ancora una volta ciò che purtroppo tutti sappiamo. Quegli applausi sono parte del problema. La punta dell’iceberg di un enorme problema quasi sempre non affrontato o affrontato nel modo sbagliato (come nel caso di Bridges). Permetteteci di dire che secondo noi è stata una pagina orrenda del nostro sport». Ecco, noi la pensiamo così anche sul caso Portanova e se non vogliamo essere parte del problema dobbiamo dirlo e scriverlo, prendendo posizione, come ha fatto La Giornata Tipo, del cui post condividiamo anche le virgole.

violenza di genere

Un grazie speciale al nostro Roberto Gennari, autore di Screen, per la segnalazione!

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.