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Tabù culturali

Secondo la teoria delle “finestre rotte”, visibili segni di illegalità o di comportamenti scorretti creano un ambiente sociale che incoraggia ulteriore caos e altri delitti. Come nel calcio italiano…

di Guglielmo De Feis

Nel 1982 James Q. Wilson (un esperto di Scienze politiche) e George L. Kelling (un criminologo) – in un loro scritto intitolato “Broken Windows”, esposero per la prima volta la teoria, per l’appunto, delle “Finestre rotte”. Dal punto di vista della criminologia, questa teoria sostiene che dei visibili segni di illegalità o di comportamenti scorretti, creano un ambiente sociale che incoraggia ulteriore caos e altri delitti, con una possibile escalation verso i peggiori crimini umani.