Pista «Solo due giorni fa il Governo ci ha informati che sta valutando l’opzione migliore e più sostenibile, ovvero non realizzare lo Sliding Center – pista da bob, ndr – e spostare le gare in una sede già esistente e funzionante e di conseguenza Milano Cortina 2026 deve individuare un’altra sede fuori dall’Italia». Lo ha affermato il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, parlando ai colleghi membri del Cio, in occasione della seconda e ultima giornata della 141a Sessione del Comitato Olimpico Internazionale, a conferma che l’Italia sa sempre farsi riconoscere a livello di gestioni discutibili delle grandi manifestazioni, alla faccia di tante belle parole. Bob senza.
Oltre Una rimonta veemente ma non conclusa nel 2021 (Bagnaia su Quartararo), un recupero clamoroso con sorpasso in classifica nel 2022 (sempre Bagnaia su Quartararo), un’annata, il 2023, che, a un mese dal termine, ha visto il recupero e il sorpasso di Martin al piemontese nella Sprint e il controsorpasso di quest’ultimo nella gara domenicale dell’ultimo gp in Indonesia: finita l’era dei cannibali, dei Rossi e dei Marquez, con l’inserimento di Lorenzo, la MotoGp sta vivendo un periodo agonisticamente di grandissimo interesse, a prescindere dall’impatto mediatico dei protagonisti, che non fanno show, non vivono di comunicazione, non spaccano nell’era dei social media e non vivono la rivalità da contrapposizione. Eppure in pista – dove domina una moto, la Ducati, ma da quattro anni la classifica piloti resta a lungo aperta – lo spettacolo è tra i più avvincenti degli ultimi cent’anni. Godere delle logiche dello sport, superando quelle dei media, evidentemente si può.
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