Dalla porta alla scrivania. In quasi 30 anni nel mondo del calcio c’è un momento unico nella carriera di Gianluigi Buffon. Tra il 2010 e il 2015 il portiere allora alla Juventus è stato prima azionista e poi patron della Carrarese, club di Serie D e di Lega Pro.
Carrara, una questione di cuore. Per Buffon la città toscana è quella delle radici. Lì è nato nel 1978 e lì è cresciuto. Anche se la sua prima squadra fu il Canaletto, società di La Spezia, il futuro portiere della Nazionale giocò (da centrocampista) per il Perticata e il Bonascola, due club di Carrara. Nonostante a 13 anni si sia trasferito a Parma e che non abbia mai negato il tuo tifo per il Genoa Buffon ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair di avere seguito in curva la Carrarese, tanto che dalla stagione 2002-2003 sui guanti ha portato la scritta C.U.I.T., acronimo d Commando Ultrà Indian Trips, gruppo ultras del club toscano.
Sponsor in cordata e ripescaggio. Nel 2010 la Carrarese vive uno dei momenti sportivamente più drammatici della sua storia. Dopo 32 anni di serie professionista la squadra retrocede in Serie D dopo aver perso ai play out contro l’Igea Bellaria. La società è in difficoltà e come racconta Cristiano Luca…