Rarità Il ritiro di un grande atleta, sui media, spesso pare rientrare nella classica sezione dei giornali britannici intitolata “obituaries”, perché un fine carriera è come un addio, più che la celebrazione di ciò che è stato. Non sfugge al canone il ritiro di Gigi Datome. La carriera parla da sé, qui non c’è bisogno di fare la copia di mille riassunti, il personaggio pure per la sua eccezionalità. Non solo barba, dunque estetica, ma anche cervello, dunque pensiero, peraltro non banale, un’indole eclettica per una stima universale e meritata. Resterà nell’ambiente, ma mancherà.
Negligenza La positività al testosterone sintetico si aggiunge al campionario di aspetti oscuri dell’ultimo triennio di Paul Pogba. L’estorsione nei suoi confronti della quale è accusato il fratello Mathias, storie di stregoni, sortilegi, ovviamente gli infortuni e gli errori di valutazione sulle terapie, i postumi di una depressione che sostiene di avere vissuto ai tempi dello United, il tutto mostrando sempre, sui social, un mondo dorato. Ora si attendono le controanalisi e la difesa, ma la sua carriera appare segnata: negligenza o dolo, il finale è terribilmente inglorioso.
Decenza Francesco Bagnaia, dopo l’highside, la caduta e il pauroso rotolamento sull’asfalto del Montmelò, con le moto a tentare lo slalom per non colpirlo, peraltro finendo per travolgerlo ugualmente (Binder, su una gamba), lo scorso fine settimana si è presentato in pista a pochi giorni di distanza. Ha corso libere, qualifiche, Sprint race e gara. …