Stielike

Stielike #64 – Iride, mille, silenzio

L'intervento del 22 agosto del nostro libero

Iride Campione del mondo per la sesta volta nell’inseguimento individuale, argento nell’inseguimento a squadre e, su strada, argento anche nella cronometro individuale Elite dietro a Remco Evenepoel: l’iride si addice a Filippo Ganna che, nel periodo non collegato di The SpoRt Light, ha raccolto successi formidabili al Mondiale di ciclismo disputato a Glasgow. Nono titolo iridato per lui. E quanto ci piacciono le vittorie sue e di coloro che, per dire, anche se finiscono su Dagospia, lo fanno solo perché vincono, e non per gossip veri o fasulli, idiozie social o polemiche inutili. Ne abbiamo diversi ultimamente, ma il pubblico se ne accorge solo quando vincono, e vincono molto, ma ovviamente non tutti i giorni e, per il resto, restano a lavorare nell’ombra. A ripensarci, forse non è un male.

Mille Sempre nel periodo non collegato abbiamo, tra le altre cose, assistito al primo successo di Jannik Sinner in un Master 1000, nello specifico il Canadian Open (dove, nei turni iniziali, ha anche battuto Berrettini nella prima sfida tra i due migliori italiani del ranking Atp). Un successo importante per lui e anche per la sua immagine proiettata, considerando tutti i soloni – attenzione: qui non parliamo dei giornalisti del settore, in realtà molto attenti, ma degli sciabolatori social – i quali, nel periodo in cui i risultati non arrivavano, lo avevano già etichettato come sopravvalutato e fenomeno da baraccone. Sinner, per anagrafe e risultati, è in predicato di diventare, di qui a pochi anni, l’italiano con il maggior numero di tornei vinti e il miglior ranking di sempre in era Atp (pur con tutti i distinguo che si possono fare tra il circuito Atp d’antan e quello odierno, ma è un discorso da almanacco). Può farcela. E, se le circostanze lo aiuteranno, può anche a puntare …