The SpoRt Light non è solamente un sito, una newsletter, le rubriche, ecc., è anche un modo di pensare. Un pensiero che nasce e si sviluppa tra le due persone che lo hanno sognato, ideato e fondato, un’idea giornalistica che presto sarà anche tema di una tesi di laurea. Quello che ci contraddistingue, al di là dell’approfondimento, al di là della qualità che cerchiamo di raggiungere, è la laicità di pensiero, non su tutto – nel senso che su quei valori che non consideriamo negoziabili ci schieriamo e ci battiamo –, ma su molto.
Ed è da una chiacchierata tra me e Lorenzo Longhi che nasce questa riflessione, per i dati e l’approfondimento promettiamo di dedicargli una delle prossime monografie. Guardando alla crescita del calcio in Arabia Saudita, un Paese che ha una tradizione pallonara, che si è qualificato sei volte agli ultimi otto Mondiali, proprio come l’Italia, alle sue capacità economiche, alla sua visione, che non riguarda solo il calcio – con vista sul Mondiale 2030 –, ma anche alla Formula Uno piuttosto che al golf, dove alla fine i sauditi hanno vinto, riunendo sotto un’unica ala tutto il circuito mondiale, con soldi e presidenza saudita, guarda caso, la domanda sorge spontanea: riuscirà l’Arabia Saudita a prendersi anche il calcio mondiale?
E non stiamo parlando più di sportwashing, ma di investimenti, progetti e visioni sul medio periodo. Perché è chiaro che i nostri bias cognitivi, le nostre percezioni, sono molto diversi da sport a sport e quando si parla di calcio ci sentiamo depositari di una tradizione, te…