di Roberto Gennari
Ci siamo: inizia il periodo più intenso dell’anno nella pallacanestro a tutti i livelli. I playoff sono già iniziati in NBA e in Eurolega e stanno per iniziare nei campionati nazionali. Un concetto da sempre difficile da far digerire nel calcio (nessuno dei campionati maggiori li prevede), nonostante nelle serie minori siano ormai una realtà consolidata da anni, ma che nel basket ormai sono parte integrante della stagione.
Negli USA lo sono da sempre: la prima stagione di quella che all’epoca si chiamava BAA e oggi tutti conosciamo come NBA vide ai nastri di partenza 11 squadre, di cui 6 qualificate ai playoff. Andò a finire da subito con un verdetto un po’ a sorpresa: i Washington Capitols, capaci di vincere 49 partite su 60 nel corso della stagione regolare, furono sconfitti nella semifinale dai Chicago Stags per 4 partite a 2, e i Chicago Stags poi dovettero soccombere nella prima finale della storia ai Philadelphia Warriors, capaci di regolarli con un secco 4-1.
I Warriors, che nel frattempo si sono spostati a San Francisco (nel 1962) e sono piuttosto noti anche ai non addetti ai lavori col nome di Golden State Warriors, si portarono a casa il primo titolo della loro storia (e della storia della Lega) dopo aver chiuso la stagione regolare con un record di 35 vittorie e 25 sconfitte, che gli avrebbe cioè fruttato il quarto posto se non ci fossero stati…