È una storia che inizia dodici anni fa, quella che dà il la all’inchiesta Last Bet. Con il passare del tempo, i rivoli dei diversi filoni di indagine, le fasi dei processi della giustizia sportiva e di quella ordinaria e i rispettivi giudizi, ormai tutto è finito in una nebulosa dalla quale ciò che viene dato in pasto al pubblico – quello che allora venne solleticato dal giustizialismo di processi neppure iniziati, come sempre accade per ciò che riguarda il calcio – spesso non è nemmeno la realtà dei fatti, semplificando al massimo aspetti sui quali, tanto, in pochi hanno ancora interesse ad andare a fondo. Così ecco prescrizioni che diventano assoluzioni, assoluzioni sbandierate al vento come complete ma si riferiscono magari solo a un fatto specifico, racconti in cui ognuno sceglie la sua verità, fatti acclarati per i quali mancano i colpevoli. Uno, in questo senso, è particolarmente significativo, ed è proprio relativo alla partita da cui tutto cominciò.
Il sasso lanciato in Procura, quello dal quale sarebbero usciti nomi eccellenti e gruppi dai nomi suggestivi (“i bolognesi”, “gli zingari”, “il gruppo di Singapore”) risale al 14 novembre 2010, Lega Pro Prima Divisione, quando allo Zini di Cremona si gioca Cremonese-Paganese, sfida valida per il tredicesimo turno del girone A. Vincono 2-0 i grigiorossi, segnano Musetti e Miramontes nel primo tempo. Nei servizi delle tv locali, quel giorno, sembra una partita come le altre.