Responsabilità Lo scorso 31 maggio, in Stielike, segnalavamo come a margine di tutte le finali delle coppe europee 2022 (la Champions a Parigi, l’Europa League a Siviglia e la Conference League a Tirana, e lì c’eravamo anche noi) si fossero verificati incidenti, per un combinato di oltre 150 arresti e circa 250 feriti, oltre al clamoroso posticipo dell’orario di inizio di Real Madrid-Liverpool. Ora la commissione indipendente che ha indagato su quanto accaduto a Parigi ha dato le proprie risposte. Ne ha scritto il New York Times. Le responsabilità della UEFA e del suo sistema di sicurezza, affidato a un sodale di Ceferin, dal report (si trova qui) appaiono gravi e tra i passaggi più rilevanti c’è questo: «Le condizioni pericolose nell’area fuori dai tornelli sono stati aggravate dal dispiegamento di gas lacrimogeni da parte della polizia contro gruppi disordinati di persone presenti sul posto, così come l’uso di spray al peperoncino sui tifosi che cercavano di ottenere l’ingresso con biglietti validi. È straordinario che nessuno abbia perso la vita». Da brivido.
Apripista Il coming out di Jakub Jankto è qualcosa di storico nel calcio maschile perché, sotto certi aspetti, cambia la narrazione. Jankto è un apripista e ora merita di essere lasciato in pace e non strumentalizzato (nemmeno da chi ne elogia la mossa), perché è la sua vita. Ci vuole tempo, ma solo così il tabù potrà essere infranto. Se soprattutto d’ora in avanti saremo capaci, tutti, di parlare solo del calciatore, le speranze non saranno state vane.
Rossa Un gong, i violini, l’inno, i tifosi in rosso sulla tribunetta del circuito di Fiorano: una presentazione in stile Mtv anni Duemila (avete presente il vecchio Trl?) per estetica e musiche di fondo, quella della Ferrari. Bella è bella, la SF-23, rossa è rossa (e nera: in questo senso, siamo sui pantoni della scorsa stagione) e domani tutti scriveranno che è condannata a vincere.…
