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Luci e ombre dei licei sportivi

Esistono dall’anno scolastico 2014-15, vi si iscrive meno del 2% dei liceali: cosa funziona e cosa no dell’indirizzo… di campo degli scientifici?

Nell’ultimo comunicato stampa relativo alle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado, quelle per il 2022-23, il MIUR ha ritenuto non rilevante – o forse se n’è semplicemente dimenticato – inserire i dati dei licei sportivi, o meglio dei licei scientifici a indirizzo sportivo. I licei scientifici sono stati scelti dal 26% degli studenti e, nell’ambito dei percorsi proposti, si segnalavano «in calo la scelta relativa all’indirizzo tradizionale: un anno fa riguardava il 15,1% dei neoiscritti, quest’anno si scende al 14,0%. Il 7,4% delle studentesse e degli studenti opta per il Linguistico (erano l’8,4% un anno fa). Crescono il Liceo delle Scienze umane, dal 9,7% al 10,3%, e l’Artistico, dal 5,1% al 5,5%. Stabili il Liceo Europeo e Internazionale (0,5%) e i Licei musicali e coreutici (0,7%)», questo diceva il comunicato.

Alla percentuale si può arrivare, immaginando che i dati siano simili a quelli dell’anno precedente, quando il ministero segnalò – allora sì – che la scelta era stata effettuata dall’1,8% delle studentesse e degli studenti, un dato in aumento rispetto a cinque anni fa (per l’anno scolastico 2017-18 la percentuale era dell’1,5), con una prevalenza maschile che è in controtendenza rispetto alla prevalenza femminile dei licei scientifici e dei licei in generale. Ora, per uno studente nella fase di orientamento, le pagine dedicate al liceo sportivo sul sito del ministero sono, semplicemente, improponibili (basta andare qui: gran parte dei link conduce a pagine non più esistenti), …

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.