Quando, il primo giorno del 2022, si è diffusa la notizia della scomparsa, a 83 anni, di Calisto Tanzi, fondatore della Parmalat e munifico proprietario del Parma calcio ai tempi della grandeur del club emiliano, i ricordi del mondo sportivo hanno tralasciato la gravità del crac dell’azienda di Collecchio – la cui situazione debitoria, alla revisione dei bilanci certificata da Price Waterhouse Coopers il 2 febbraio 2004, si avvicinava ai 14 miliardi di euro, vale a dire 28 mila miliardi, tradotti nelle lire che ancora erano il termine di paragone – per concentrarsi sul passatismo, entusiasmandosi per l’eccellenza della squadra che fu (Taffarel, Brolin, Asprilla, Zola, Stoichkov, Buffon, Cannavaro, Thuram, Veron, Crespo, Chiesa padre, solo per citarne alcuni) e applaudendo l’effettiva intuizione commerciale di affiancare con insistenza il proprio marchio, già dal 1975, a campioni ed eventi sportivi di livello planetario. Iniziò con Gustav Thoeni e lo sci, per la neve bianca come il latte. Funzionò molto più che con gli spot televisivi, ed ecco poi la Formula 1 con la Brabham, Niki Lauda e Nelson Piquet, quindi baseball, volley, calcio.
Tanto calcio, naturalmente. In Italia, Parmalat divenne sponsor del Parma a partire dal 1987, quando il gruppo e il club (il cui presidente era Ceresini) chiusero un accordo di 400 milioni di lire annui per tre anni, entrando contestualmente nella proprietà con il 25% delle quote, pagate un miliardo di lire, prima di rilevarne la maggioranza nel 1990. Marchi di aziende della galassia Parmalat nel calcio italiano comparvero sulle maglie di Avellino (Santal e, qualche anno più tardi, Dietalat; Tanzi fu peraltro azionista della Bonatti, che per un certo periodo controllò la società irpina) e Reggiana (Giglio), ma già nel 1985 il marchio principale finì sulle maglie addirittura del Real Madrid, con il quale era stato siglato un accordo quadriennale. Uno sponsor munifico, Parmalat, e dunque influente, al punto da portare il Real, nell’agosto 1987, a disputare un’amichevole al Tardini. La strategia funzionò, e il brand Parmalat sarebbe comparso in seguito anche sulle divise di squadre europee di assoluto prestigio quali Ol…