IL BUONO Sofia Goggia, argento olimpico nella discesa libera di Pechino 2022, ventitré giorni dopo il grave infortunio di Cortina. Audacia, incoscienza, tenacia, uno spirito ferocemente competitivo probabilmente non rintracciabile in altri atleti italiani attuali, magari molto più pompati dalla stampa: la sciatrice bergamasca è l’esempio più fulgido di cosa sia lo sport d’élite. E, a differenza di tanti atleti che non prendono posizione, è anche una ragazza che ha qualcosa da dire.
IL BRUTTO Il direttore generale dell’Atalanta, Umberto Marino, è stato sino a pochi giorni fa un dirigente sostanzialmente privo di ribalta mediatica. In quattro giorni – tra Atalanta-Fiorentina di Coppa Italia e Atalanta-Juventus di campionato – è stato capace di prendersi il ruolo di protagonista assoluto (su Google le sue citazioni sono superiori in questa settimana che nel resto della sua carriera) per le veementi lamentele nei confronti dei direttori di gara delle due partite. A prescindere dal merito, è l’arroganza nel pensare di avere ragione per partito preso. A Dazn, criticando la moviola dell’ex arbitro Marelli, ha chiosato con un memorabile e ridicolo