di Guglielmo De Feis
Delle varie definizioni di giacobinismo, mi piace molto quella dell’Enciclopedia francese Grand Larousse che lo intende come «opinione democratica esaltata o settaria». Trovo infatti che si attagli perfettamente all’ideologia tribale dei tifosi italiani che scrivono sui social media.
Quando si tratta di commentare un gol annullato, un rigore non concesso o un’espulsione comminata – ovviamente contro il nemico – i tifosi italiani sono sempre rigorosamente giacobini in questa accezione del termine. In quel caso, infatti, vale la regola di diritto della tradizione scolastica «dura lex sed lex».
Questa necessità morale di piegarsi alla regola, però, vale sempre e solo quando ci si riferisce agli altri, diventando una vera e propria etica tribale. A se stessi e al proprio clan, il tifoso italiano troverà sempre il modo di applicare l’eccezione particolare – nettamente migliorativa – della famosa «dura lex» universale.
Un osservatore neutrale e straniero che leggesse i commenti dei tifosi italiani ‘neutrali’, relativi all’annullamento del gol del romanista Zaniolo contro il Genoa (con conseguente e severissima espulsione) potrebbe pensare di trovarsi in una cultura di universalisti – rigorosi nel rispetto della legge e stoici nell’…
